quinta-feira, 12 de junho de 2014

Provincia diRovigo

Provincia di Rovigo Il comune di Rovigo si estende tra l'Adige a nord e il Canalbianco a sud, ad eccezione della frazione di Fenil del Turco che è situata tra il Canalbianco e lo scolo Zucca; si trova a circa 41 km dalla costa del mare Adriatico. Il territorio è estremamente pianeggiante e l'altitudine varia tra i 5 e gli 8 metri sul livello del mare. È attraversato dall'Adigetto e da numerosi canali artificiali che servono sia per la bonifica idraulica che per l'irrigazione. Tra questi il Ceresolo, il Rezzinella, il Valdentro, l'Adigetto, il Canalbianco, il Pontecchio, lo Zucca segnano, in alcuni tratti, i confini del comune; il Collettore Padano Polesano attraversa la frazione di Fenil del Turco. Il terreno è molto fertile e adatto in particolare alla coltivazione del mais e di prodotti orticoli di qualità. Sul Canalbianco si apre l'interporto di Rovigo, diventato operativo nel 1998. Il comune di Rovigo confina (in senso orario): a nord con i comuni di Barbona, Vescovana, Boara Pisani e Anguillara Veneta; a est con i comuni di San Martino di Venezze, Villadose e Ceregnano; a sud con i comuni di Crespino, Pontecchio Polesine e Bosaro; a ovest con i comuni di Arquà Polesine, Costa di Rovigo, Villanova del Ghebbo e Lusia. La cosa bella è che qui, in Polesine, si trova un patrimonio artistico e culturale insospettabile. E’ proprio questo suo essere poco conosciuto, questo suo voler essere scoperto a poco a poco, senza conoscenze preconfezionate a renderlo ancora più prezioso. Qui ci si sente unici e speciali perché si ha l’opportunità di vedere, ammirare, apprezzare opere e monumenti che non sono oggetto di visita da parte del grande pubblico, ma che sono di altrettanto pregio e rilievo delle grandi opere più conosciute. Il numero di ville e palazzi storici presenti nei 50 comuni della provincia di Rovigo colpisce perfino chi vive qui da sempre. Luoghi in cui si respira la storia, la vita del passato, in cui si possono immaginare i riti, le abitudini, le vicende dei personaggi, delle famiglie, delle illustri personalità che hanno vissuto e operato in Polesine nei diversi momenti storici. E che dire dei capolavori custoditi non solo nella Pinacoteca del capoluogo, ma anche nelle chiese, nelle dimore storiche, nei palazzi, nelle ville. E poi i musei, tante realtà grandi e piccole che conservano reperti e testimonianze di epoche diverse e attraverso i quali è possibile entrare in contatto diretto con le tradizioni e la storia di questo territorio. Insomma, i visitatori che amano l’arte e sono interessati ad un soggiorno che contempli anche itinerari culturali, non hanno di che annoiarsi in Polesine!

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